TRENETTE ALLA RENAIOLA
Antica ricetta pisana di chi navigava il fiume Arno con i barconi. Si tratta di un primo piatto a base di pasta lunga condita con aringhe e cime di rapa.
Ecco un’antica ricetta pisana che era il pasto principale per coloro che trasportavano la rena in Arno con i famosi barconi: si trattava del mezzo più usato per la navigabilità del fiume.
Si tratta di una ricetta che per fortuna non si è persa e che viene riproposta fedelmente.
LA STORIA
I renaioli erano quegli operai che, fino alla metà del Novecento, prelevavano dai fiumi la sabbia o la ghiaia con appositi barchini e la trasportavano sulle rive ammassandola nei “renai”. Nel secondo dopoguerra i renaioli dell’Arno – immortalati in tantissimi dipinti dai pittori Macchiaioli – furono soppiantati dalle draghe, macchine che estraevano la sabbia di fiume con metodi più moderni.
Si racconta che costituisse il piatto principale di questi uomini che con il loro duro lavoro permettevano la costruzione dei nuovi quartieri cittadini.
La rena era infatti componente indispensabile della calcina, e quindi richiestissima nei periodi di maggiore attività edilizia.
LA RICETTA (per 4 persone)
GLI INGREDIENTI
-Cime di rapa (o foglie tenere) q.b.
-Una aringa
-Olio extra. v. o.
-Peperoncino
-Sale q.b.
-Uno spicchio d’aglio
-Qualche pomodorino rosso (facoltativo)
-400 grammi trenette (se si desidera un formato corto preferire “stracci toscani” o maccheroni grandi tipo paccheri)
LA PREPARAZIONE
Prendere dell’aglio e del peperoncino, pulirlo e poi mettere il tutto nell’olio e fare appena sfriggere, quindi aggiungere le cime di rape (a sua volta mondate e lavate) e far cuocere il tutto per circa dieci minuti.
A parte preparare poi un’aringa a pezzetti con pomodorini freschi e far soffriggere per circa otto minuti nell’olio con uno spicchio d’aglio.
Quindi occorre mischiare il tutto avendo così il condimento necessario per mescolarlo con la pasta.
Intanto, a parte, avremo fatto cuocere le trenette, quindi toglierle al dente, metterle nel condimento, infine farle saltare e quindi servire nel piatto.
DOVE MANGIARLE
Trattoria Sant’Omobono,
Piazza San Omobono 6
Trattoria da Cucciolo,
Via Rosselmini 9
Ristorante i Sette Nani,
Lungarno Gabriele D’Annunzio, 130.
Il Peschereccio,
Via della Repubblica Pisana, 62